Il principale paese di Itaca, a 17 km da Vathy, è il centro commerciale della zona.  Paese signorile, con case eleganti, è una destinazione ideale per le vacanze e anche come base per escursioni, in quanto abbina mare e montagna.

Nella piazza del paese la chiesa bizantina del Salvatore e il bel parco con il busto di Odisseo e la ricostruzione del palazzo di Odisseo, opera dell’architetto italiano Bruno Mazzali, presentano un’immagine unica e rara per un paese di provincia. A breve distanza domina il Palazzo di Tzani che si affaccia sulla piazza ed è un esempio rappresentativo dell’architettura del periodo del dominio britannico.

Nelle pasticcerie e nei ristoranti della piazza, all’ombra del verde dei pini e degli eucalipti, potete provare i dolci tradizionali locali e assaggiare piatti che danno risalto alla cucina tradizionale di Itaca. Nello stesso luogo, il 5 e il 6 agosto, durante la festa del Santissimo Salvatore, si svolge la sagra più grande dell’isola, dove tutti, gente del posto e visitatori, si divertono fino al mattino.

© delas photography

La collina di Pilikata, a nord di Stavros, nella zona in cui si trova il Museo archeologico, è stata dichiarata sito archeologico per via dei resti di un insediamento fortificato del primo periodo elladico e miceneo. In questa zona, secondo W. Heurtley, sorgeva la reggia di Odisseo.

Il porto di Stavros è la baia della città, a un chilometro e mezzo dalla piazza centrale, con il pittoresco ancoraggio delle barche da pesca e la grande spiaggia attrezzata. Qui, si può godere l’ombra e il fresco che offrono altissimi alberi, principalmente pini, pioppi e cipressi, che arrivano fino in riva al mare.

La baia ha preso il nome dall’antico insediamento, sommerso nelle sue acque. È probabile che sia tratti di Gerusalemme, che Anna Comnena menziona nella sua opera “Alessiade”, che fu sommersa dopo un forte terremoto nel 967. Sul lato settentrionale della baia ci sono i resti della grotta di Loizos, probabilmente risalente al 2500 a.C.  ma che sicuramente, dal periodo miceneo all’epoca romana, serviva come luogo di culto. Reperti archeologici confermano che vi veniva venerato Odisseo, il cui nome è stato ritrovato su un frammento di una maschera femminile di argilla del II sec a.C. con l’iscrizione: «ΕΥΧΗΝ ΟΔΥΣΣΕΙ» (Efchin Odyssei)Preghiera per Odisseo.

  • Ελληνικά
  • EN
  • Italiano
ΜΕΝΟΥ